Fratello e Sorella

elena6
00sabato 6 febbraio 2010 11:09
Carla e Paolo soli in casa
Carla era una ragazzina molto vivace. Il suo corpo, ancora acerbo, già prometteva le forme di quella donna che di lì a poco sarebbe diventata. Suo fratello Paolo era di 2 anni più grande, era di orporatura snella e sembrava più giovane della sua età. Normalmente andavano d'accordo, ma capitava a volte che bisticciassero per cose anche di poco conto, senza però mai eccedere o venire realmente alle mani.
Paolo non aveva mai rivolto alla sorella pensieri a carattere sessuale, anche se l'età si Paolo era quella in cui gli ormoni prepotentemente si facevano sentire. Anche se fisicamente Carla poteva rappresentare un tipo fisicamente interessante, Paolo la considerava semplicemente... sua sorella.
Carla, dal canto suo, guardava Paolo con attenzione. Aveva visto germogliare in lui gli aspetti esteriori della maturità sessuale e la cosa la incuriosiva. Era curiosa soprattutto riguardo il corpo e in qualche occasione, in cui aveva cercato di vederlo, aveva intravisto qualcosa che alimentava ancora di più la sua curiosità. Non serviva a saziare questa sua curiosità il parlarne con le amiche, che più o meno della stessa età, non potevano vantare maggiori esperienze e conoscenze di lei.
Quel giorno d'estate Carla e Paolo erano soli a casa. I loro genitori si erano recati dagli zii che abitavano a Milano e non sarebbero tornati sino a sera inoltrata. Ciò comportava che Carla e Paolo si sarebbero dovuti arrangiare a pranzare e cenare. Il pranzo era andato bene, Paolo aveva preparato la pasta con il sugo che aveva già preparato la madre e poi due bistecche cotte sulla piastra con
dell'insalata.
Dopo pranzo Paolo disse a Carla "OK, io ho preparato da mangiare, adesso tu devi sparecchiare e lavare i piatti".
"No, io ho già apparecchiato e ho rifatto i letti" rispose prontamente Carla.
"Cosa vuol dire? I letti sono un compito tuo. Mamma ha detto che è una cosa che devi fare tu".
Brontolando e di mala voglia, Carla si mise a sparecchiare e poi andò a lavare nel secchiaio i pochi piatti che avevano usato.
Intanto Paolo si era sistemato sul divano a guardare la TV. Indossava una maglietta larga ed un paio di pantaloncini corti. Si era sdraiato con la testa sul bracciolo di destra ed occupava gran parte del
divano.
Carla, finito di lavare i piatti desiderava andare in sala per guardare anche lei la TV, ma prima andò in camera sua per cambiarsi, perché lavando i piatti aveva bagnato la camicetta. Indossò un
vestitino leggero intero che, con una gonna corta e leggermente larga, valorizzavano il suo corpo, mostrando le sue belle gambe tornite.
Paolo, quando la vide entrare, di proposito si allungò di più sul divano perché non desiderava dividerlo con lei. Carla si avvicinò con aria decisa e guardando suo fratello dall'alto verso il basso gli chiese di lasciarle un po' di posto.
"vai a sederti da un'altra parte" gli rispose Paolo.
"No, voglio mettermi anch'io sul divano" e , così dicendo, Carla si sedette nella piccola porzione di divano libera, sollevò le gambe, ruotò il busto e, appoggiandosi con la schiena al bracciolo di
sinistra cominciò a cercare di spingere via i piedi di suo fratello.
Già infastidita, dall'aver lavato i piatti e arrabbiata dalla resistenza che opponeva il fratello a lasciarle un po' di spazio sul divano, cominciò a scalciare. Altrettanto fece Paolo. Non si sarebbero certamente fatti male, essendo a piedi nudi, se non che, ad un certo punto un colpo del piede di Carla raggiunse Paolo all'inguine. Carla ebbe la netta sensazione, sotto la pianta del piede, del testicolo destro di Paolo che veniva colpito e schiacciato contro l'osso pubico e poi scivolava via di lato. Proprio questo movimento del testicolo che, quasi schizzava via di sotto al suo piede, come se avesse schiacciato una saponetta bagnata, diede a Carla una piacevolissima sensazione. La consapevolezza di aver colpito nelle parti intime il fratello e l'aver sentito così vivo il contatto con il suo testicolo le diede una scossa emotiva che non aveva mai provato.
"Ouchhh !!!" gridò Paolo, ma Carla quasi non se ne accorse, tutta intenta a prendere consapevolezza delle sensazioni nuove che provava. Comunque entrambi si fermarono. Paolo rannicchiato, con le mani che si teneva le palle e Carla, ferma a pensare e cercare di assaporare ,
quasi volesse fermarla, quella sensazione che aveva appena provato.
Carla era stata fortemente emozionata dalla cosa e man mano che ci pensava prendeva consapevolezza del proprio desiderio di replicare l'esperienza. Anzi, desiderava amplificarla. La pena che, con la coda dell'occhio, intravedeva sul volto di suo fratello non diminuiva il suo desiderio, anzi lo rafforzava. Avrebbe voluto vederla quella cosa morbida che aveva sentito scivolare sotto il suo tallone.
Carla rimase qualche minuto a pensare ad un modo per poter ripetere l'esperienza di poc'anzi. Finalmente, decise che era giunto il momento di riprovare ancora quell'emozione.
Quindi, con molta attenzione cercò il momento opportuno, senza che lui potesse accorgersi che non si trattava di un movimento accidentale.
Con studiata malizia ad un certo punto Carla si mosse allungando in maniera esagerata la gamba, verso il fratello. L'intento era quello di provocarlo nuovamente e ci riuscì.
Paolo si mosse e cominciò nuovamente a scalciare verso sua sorella, la quale ne approfittò per ricambiare e cercare di colpirlo nuovamente per sentire sotto i suoi piedi di nuovo l'emozione di toccare i testicoli di suop fratello.
Tuttavia, la posizione in cui si era messa non era la più adatta a prendere la mira per cui sbagliò di poco il bersaglio. Colpì invece in pieno il pene di suo fratello, al quale l'urto improvviso provocò una violentissima ondata di emozione tale da togliergli praticamente il fiato.
Paolo, rimase quasi immobile e Carla ne approfittò per aggiustare la mira e vibrare un altro colpo che questa volta andò a segno.
"Aaaahi !" gridò Paolo e si contorse nel tentativo di raggomitolarsi il più possibile. Carla aveva distintamente sentito sotto il suo piede entrambi i testicoli che erano scivolati di fianco.
Ora Carla desiderava vedere.
Quindi disse "Scusa, non ho fatto apposta, Ti ho fatto male?"
Non ottenendo risposta da Paolo, ma solo un sordo lamento, un po' perché spinta dal desiderio di vedere ed un po' perché sinceramente preoccupata gli si accostò cercando di spostargli le mani che
lui teneva pressate sull'inguine. Restarono così per alcuni minuti, lui piegato in due dal dolore e lei lì accanto con una curiosità che la divorava.
Poi il dolore adagio adagio si attenuò, lui, pur restando leggermente piegato allontanò le mani dalle sue palle ancora doloranti e Carla si fece più insistente per vedere dove si era fatto male.
Questa insistenza di Carla gli provocò un crescente imbarazzo, misto ad emozione, che si manifestò con un crescente gonfiore del suo pene. In questo stato di eccitazione Paolo non offrì alcuna resistenza alla curiosità di Carla, che gli slacciò uno ad uno, con frenesia i bottoni dei pantaloncini che sfilò velocemente.
Paolo rimase così in mutande e il gonfiore della sua asta eretta era ormai imponentemente evidente.
Con un'emozione che le faceva trepidare il cuore e che empaticamente trasmetteva a Paolo, Carla gli abbassò gli slip e restò a guardare come ipnotizzata il suo pene eretto che svettava verso di lei.
Quasi a rompere quel momento magico Carla disse: "dove ti ho colpito?".
"Qui" rispose Paolo toccandosi il testicolo destro. Carla deglutì e con attenzione allungò la mano per prendere in mano la palla di Paolo. Per essere più comoda ad esaminare il suo sacco scrotale che
invero era gonfio e dolente, con l'altra mano afferrò il pene per tenerlo di lato.
"sembra che non ci siano danni" disse Carla mentre continuava a massaggiare il testicolo. Le piaceva avere in mano le palle di suo fratello, e questo le dava una sensazione strana e piacevole all'inguine.
Paolo, che era ormai eccitatissimo, non si lasciò sfuggire l'occasione ed alla sua affermazione rispose :"è difficile dire se ci sono danni".
" … e come si fa a sapere?" rispose Carla , intuendo comunque che il fratello stava per chiederle qualcosa che lo emozionava moltissimo.
"Be'" continuò Paolo, "bisogna vedere se funziona ancora tutto bene".
Carla chiese: " e come si può fare per vedere?"
Paolo, trepidante perché stava succedendo qualcosa che lo emozionava sino all'ultima cellula del suo corpo, gli prese delicatamente la mano che gli teneva l'asta e cominciò ad accompagnarla nel farla scorrere sul suo cazzo.
Diligentemente Carla continuò a menarlo mentre con l'altra mano continuava ad accarezzargli il sacco scrotale. Paolo si lasciò andare indietro con la testa godendo appieno di quel momento.
L'orgasmo arrivò presto, quasi come una liberazione e lui inondò con il suo sperma il viso e le mani di sua sorella.
"Ah, bene" disse Carla "a quanto pare funziona tutto bene".
Restarono così fermi per qualche secondo, poi Paolo fece per alzarsi, cercando di ricomporsi.
Carla disse: "aspetta, dobbiamo pulire tutto" Istintivamente, si portò le mani alla bocca, pulendola con la lingua, poi si mise seduta, si avvicinò con il viso al cazzo di suo fratello e cominciò a pulirlo sempre usando la lingua.
Poi, per pulirlo meglio, aprì la bocca e lo accolse tra le sue labbra. Lo tenne in bocca per un po' succhiandolo e Paolo ebbe immediatamente un'altra erezione.
Proprio in quel momento, sentirono la macchina della madre sulla ghiaia del vialetto a fianco di casa. Carla raccolse andò di corsa in bagno a lavarsi, mentre Paolo faticosamente si infilò i calzoncini, giusto in tempo prima che sua madre entrasse in sala.
"Ragazzi, sono arrivata, chi mi dà una mano per scaricare la spesa dalla macchina?"
Ancora confuso e frastornato, Paolo si alzò dal divano e si avviò barcollante verso la porta, ancora indolenzito dai colpi della sorella.
Ma, proprio in quel momento Carla uscì dal bagno e disse: "lascia Paolo, faccio io". E, poi rivolto alla madre che già lo aveva guardato preoccupata per come camminava, aggiunse: "Sai gli fa proprio male quella gamba, è meglio che la tenga a riposo".
Paolo gli rivolse un'occhiata di gratitudine e complicità e poi disse alla madre, "No, non è niente, probabilmente domattina sarà tutto a posto".
giocoso.
00sabato 6 febbraio 2010 14:52
storie tra fratelli non mi piacciono tantissimo, ma questa è molto bella...
non hai tue esperienze reali?
LucioAnneoSeneca1989
00sabato 27 marzo 2010 16:36
Aspettiamo

Tuoi nuovi contributi cara Elena =)

Saluti...
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