La Domestica Filippina

flickRM
00martedì 4 maggio 2010 16:03
E la Doccia...
La nostra domestica si chiama Teresa, ha 45 anni e gli occhi dolci, una signora gentile e ben fatta che da cinque anni lavora per me e mia moglie, sia in casa che nel mio studio medico.
In casa c'è sempre mia moglie, mentre in studio va da sola, il sabato, per non disturbare il lavoro.
In questi anni è sempre stata molto discreta, e quando ci sono io tiene sempre gli occhi bassi, anche se quando ci facciamo gli auguri a Natale e a Pasqua, oppure quando torna dal suo paese, ci saluta abbracciandoci e baciandoci affettuosamente.
Un giorno di luglio mi ero trattenuto di sabato a lavorare su alcune cartelle, quando sento la chiave entrare nella serratura e la porta aprirsi. Era lei, che entrata nello studio mi saluta col suo bel sorriso e comincia a lavorare.
Faceva caldo e l'aria condizionata non funzionava, per cui io ero in bermuda e maglietta, scalzo e un po' sudato.
Il caldo e il fatto e di vederla armeggiare intorno a me mi fanno venire un'idea.
La guardo e le chiedo se avesse già lavato il bagno.
- "No, no signore, vada pure, lo faccio dopo"
- "Senta Teresa, pensavo di fare una doccia, le dispiace?"
- "Prego, prego, faccia pure."
Mi alzo in piedi e sfilo la maglietta. Lei mi guarda sorpresa, ma nei suoi occhi colgo un bagliore.
- "Mi scusi se ho cominciato a spogliarmi qui, l'ho fatto sovrappensiero, sa, per me lei è una di famiglia..."
E lei, sorridendo:
- "ma no signore, anche lei per me è di famiglia, faccia come vuole"
- "beh, non volevo mancarle di rispetto"
- "Ah, ma io vivo in casa con mio marito e i mariti delle mie due cugine, che girano in mutande o con l'asciugamano in vita, quindi non mi scandalizzo"
La situazione cominciava a farsi intrigante - "beh - dico - se per lei non è un problema ..." e inizio a slacciare anche i bermuda, "tanto adesso vado in doccia".
Al che lei smette un attimo di lavorare, si ferma a guardarmi sorridendo e continua a parlare, mi chiede se c'è l'acqua calda e altre sciocchezze, senza togliermi gli occhi di dosso.
Io sfilo i bermuda e rimango con solo un paio di boxer aderenti, di una nota marca di abbigliamento.
Lei mi guarda e mi dice: "lei è elegante anche in mutande!" e scoppia in un risolino nervoso, mentre noto che non riesce a togliermi gli occhi di dosso, mentre poggio i vestiti su una sedia.
Faccio per andare in bagno e lei continua a parlare, al che capisco che mi sta cercando di trattenere.
Allora sto al gioco e continuo a parlare in piedi davanti a lei, che nel frattempo si era inginocchiata a pulire un tappeto e mi rivolgeva generose occhiate dal basso soffermando lo sguardo sul mio pene, che nel frattempo si stava risvegliando.
Per sdrammatizzare le dico: "mi spiace se sono un po' fuori forma, vede, ho messo su un po' di pancia!"
E lei, sempre con quel suo sorriso: "no, non è grasso, e poi a me piace l'uomo con un po' di pancia" e nel mentre continua a guardare il mio pene che nervosamente continuava a gonfiare un po' i boxer.
Guardandomi da sotto aveva ormai la certezza del fatto che la situazione mi stesse piacendo.
Al che prende coraggio e mi guarda negli occhi dicendo: "E poi lei signore è un bell'uomo e in ottima salute, vedo!"
A quel punto la mia erezione parte senza possibilità di scampo!
Non so che fare, mi ha colto di sorpresa e metto una mano davanti a coprirmi il pene, che ormai tendeva il tessuto dei boxer spingendo verso l'alto, fino ad affacciarsi dall'elastico.
Io divento rosso e dico: "mi scusi ma se mi guarda con quegli occhi, mi fa emozionare!"
- "oh no, mi scusi" - dice lei, scoppiando in un delizioso risolino coprendosi la bocca con la grazia delle donne orientali.
Abbassa gli occhi per non guardarmi e, arrossendo aggiunge: "è che voi italiani siete più ... grandi dei filippini!" e ride di nuovo.
Io ero al settimo cielo, prendo coraggio e tolgo la mano da davanti e guardandomi il pene eretto le chiedo: "parla di questo???"
E lei, guardandomelo apertamente: "Sìììììì!" e si copre di nuovo la bocca con un risolino.
Il mio pene era ormai due o tre centimetri fuori dall'elastico dei boxer e la carne tesa dall'elastico iniziava a scoprire il glande.
Eccitatissimo, le dico "sono contento che le piaccia e penso che si veda, anche se mi vergogno a stare davanti a lei col pene duro" e così dicendo lo aggiusto un poco, ma il movimento mi scopre totalmente.
Lei guarda la cappella, rossa e gonfia, scendendo con gli occhi fino alle palle e risalendo di nuovo.
Entrambi grondavamo di sudore.
Lei, ancora inginocchiata, si asciuga la fronte col dorso della mano, poi sempre col suo risolino, mi dice "signore se non va a fare la doccia oggi non lavoro più!", facendomi capire che preferiva che non facessimo sciocchezze.
Anch'io fui della stessa idea e dissi:"Vado a fare la doccia".
Mi girai ed entrai in bagno, sfilai i boxer e mi vidi nudo nello specchio guardando il mio membro durissimo, sulla cui punta si affacciavano delle goccioline prespermatiche calde e vischiose.
Con un dito le strofinai un po' sulla punta del membro e sul frenulo assaporando quella bellissima sensazione che precede l'eiaculazione.
Afferrai la base dell'asta carezzandomi le palle depilate e continuai a strofinare sul frenulo il liquido prespermatico, che ormai era sempre più abbondante, continuando spargerlo sulla cappella e immaginando gli occhi di Teresa che lo fissavano.
Continuai, fino a quando fiotti di sperma sgorgarono schizzando sullo specchio, senza che riuscissi a trattenere un mugolio, che sicuramente Teresa doveva aver sentito, ma non me ne vergognai.
Feci la doccia e mentre uscivo dal bagno incontrai Teresa che mi guardò col suo bel sorriso chiedendomi: "Tutto bene?"
Il mio sorriso la rassicurò.
Tornai a lavorare, rivestendomi.
Poco dopo Teresa, finito il suo lavoro, mi lanciò un altro sorriso e un arrivederci, avvicinando un dito alla bocca, come a mandare un bacino.
"Arrivederci", risposi sorridendo.
rosso.mi
00mercoledì 5 maggio 2010 01:54
bellissimo racconto..grazie 1000
LucioAnneoSeneca1989
00mercoledì 5 maggio 2010 11:40
Bel Racconto

E complimenti per la scelta del personale.

Saluti...
flickRM
00mercoledì 5 maggio 2010 15:55
Come vedete l'ho inserito in racconti di fantasia.
Purtroppo la parte "vera" (anche se non sono un medico) arriva solo fino all'esatta metà del racconto, prima della parte più piccante ...
[SM=g27987]
LucioAnneoSeneca1989
00sabato 8 maggio 2010 02:25
Cioè ?

Fino a dove ? =)

Saluti...
flickRM
00sabato 8 maggio 2010 15:16
A che serve saperlo?
ti rovinerei il gusto del racconto!
[SM=g27988]
LucioAnneoSeneca1989
00martedì 11 maggio 2010 19:39
Re:

flickRM, 08/05/2010 15.16:

A che serve saperlo?
ti rovinerei il gusto del racconto!
[SM=g27988]



ok va bene era solo curiosità ;-)

Saluti...


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