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Cfnm davanti a mia madre e mia zia.

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 16:21
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Sesso: Maschile
04/01/2016 14:48


Ho trovato questa storia sull'internet. Per la traduzione ho usato Google Traduttore, quindi potrebbe non essere il massimo. Se volete contribuire a migliorarla siete liberi di farlo. (:
Tutti i protagonisti della storia sono maggiorenni. NO CP.


Ho avuto numerose esperienze cfnm nel corso della mia vita, ma questa che vi sto per raccontare è stata la mia prima volta e probabilmente ha influenzato da allora il fascino che provo verso queste situazioni. Era l’estate del 1979, appena prima del mio ultimo anno delle superiori. Io sono cresciuto solo con mia madre che mi ha avuto a 17 anni, vivevamo insieme in un grande complesso residenziale, sua sorella minore abitava poco distante da noi e veniva nel nostro appartamento tutti i giorni. Sia mia madre che mia zia avevano poco più di trent’anni. Mia madre era molto attraente e giovanile nell’aspetto, però mia zia era dannatamente figa. Tutte le volte che la vedevo girare per casa, spesso con abiti succinti, fantasticavo su di lei tutto il tempo. Quando superai i 15 anni e incominciai a svilupparmi mia zia iniziò a flirtare scherzosamente con me, lo faceva anche in presenza di mia madre. Molte volte non erano nient’altro che flirt innocui, al tempo pensavo lo facesse per farmi sentire a mio agio con me stesso, raramente rispondevo ai flirt, ridevo e basta.
Quel giorno avevo passato tutto il pomeriggio nella piscina condominiale, dopo essere rimasto a mollo per ore, le ragazze più belle se ne erano andate via così ritornai a casa. Indossavo il tipico costume da bagno dell’epoca, a quei tempi nessuno indossava i bermuda fino alle ginocchia tanto popolari al giorno d’oggi ma piuttosto pantaloncini simili a quelli usati in palestra che terminavano a metà coscia. Come entrai nell’appartamento sentii mia zia e mia madre parlare in soggiorno. Ero già particolarmente eccitato da tutte le ragazze viste in piscina, così pensai di passare per il soggiorno e magari riuscire a dare una bella occhiata a mia zia prima di farmi la doccia. Non ho fatto in tempo ad entrare nel soggiorno che mia madre ha immediatamente osservato quanto mi fossi bruciato al sole. Ero piuttosto scuro in quel periodo, ma questo non riusciva a nascondere la pelle scottata dal sole. Mia zia disse appena dopo mia madre: “Cosa ti avevo detto riguardo l’indossare quei piccoli pantaloncini davanti a me?” ”Ora dovrei abbassarteli per controllare la pelle del tuo piccolo giglio bianco”. Sia mia madre che mia zia si spanciarono dalle risate. Di solito ridevo con loro a commenti come questi, ma per una qualche ragione, quel pomeriggio risposi con “avanti, ti sfido!”. Stavano ridendo quando inaspettatamente mia madre se ne uscì con “Avanti Linda, ti ha sfidato, abbassagli i pantaloncini” (non potevo credere che mia madre avesse detto quelle parole, la mamma rideva spesso alle allusioni della zia ma non ricordo le avesse mai dato corda.) Mia zia stava ancora ridendo quando disse “Non mi hai forse sfidato? Non credi abbia il coraggio di calarti il costume?” “Porta qua il tuo grazioso fiorellino!”
Ora, ero consapevole che mia zia e anche mia madre per certi versi sono un po’ matte e sporcaccione, ma ero anche sicuro che non fosse possibile che mia zia potesse abbassarmi il costume. Certo, non volevo nemmeno che la zia pensasse di avermi spaventato, così andai verso il divano dove sedeva insieme alla mamma. Mi ricordo che, per qualche ragione, guardavo mia madre mentre mi avvicinavo al divano. Come detto prima, ero così scosso per le parole di mia madre che non smettevo di guardarla per vedere come reagiva all’evolversi delle cose. Mentre la fissavo, disse “Non guardare verso di me per chiedere aiuto, ti sei cacciato da solo in questa situazione”.
Quando fui abbastanza vicino, la zia si sporse in avanti dal divano e mi tirò in piedi davanti a sé. Si era seduta sul bordo del divano con me in piedi tra le sue cosce, mi sentivo sicuro del fatto che ad un certo punto mi avrebbe spinto via e ci saremmo fatti tutti una grassa risata. Ad essere onesto, era eccitante rimanere tra le sue gambe scoperte a godermi la vista. La zia indossava un paio di shorts piuttosto corti e dal mio punto di osservazione potevo fissare direttamente in basso nella camicetta ammirando il seno splendido avvolto in un reggiseno di pizzo. (Ormai non vedevo l’ora che lo scherzo finisse per farmi una bella doccia e concedermi una lunga e appagante sega). Dopo che la zia mi tirò vicino guardò in alto verso di me e disse “Hai intenzione di sfidarmi veramente? Perché lo farò sul serio!” ”Sfidami ancora una volta”. Ero sicuro al cento per cento che mia zia non mi avrebbe mai abbassato il costume. Come detto, mi stuzzicava con battute allusive tutte le volte che ci vedevamo, ma niente di inappropriato era mai successo tra di noi. Ero fortemente convinto che non avrebbe fatto nulla di simile di fronte a mia madre. Così, non volendo far la figura del fifone la sfidai un’altra volta “Come ho già detto zia, ti sfido” mia madre cominciò a muovere la testa da una parte all’altra e disse “non avresti dovuto sfidarla, non credo ti rendi conto del guaio in cui ti sei cacciato”. Appena dopo le parole di mia madre, sentii mia zia raggiungere il bordo della cintura del costume, la coulisse era a mala pena visibile nel bordo dei pantaloncini: il cordoncino era piegato all’interno del costume. La zia allora pose le mani sul bordo del costume e con solo le punte delle dita raggiunse i capi del cordoncino all’interno e li tirò fuori. Il mio pene, già mezzo eccitato per il tempo speso in piscina a guardare le ragazze carine, ora era bello duro e in piena erezione.
Mentre la zia cercava di tirar fuori con le dita la coulisse mi accarezzò involontariamente la cappella con la punta delle dita in un paio di occasioni. Non disse nulla a riguardo. Per la prima volta cominciai a provare diverse emozioni tutte assieme. Dopo aver recuperato il cordoncino cominciò ad armeggiare il nodo che avevo fatto. A questo punto iniziai a preoccuparmi “Accidenti, mi ha già toccato il pisello, avrà davvero il coraggio di tirarmi giù i pantaloncini?” Dubitavo fortemente, ma incominciavo a preoccuparmi.
Sembrava ci stesse mettendo un'eternità a sciogliere il nodo. In quell'istante cominciai a sperare che, in qualsiasi momento, appena fosse riuscita a districare il nodo, mi avrebbe spinto via, ognuno di noi si sarebbe fatto una grassa risata e tutto si sarebbe concluso lì. Nonostante ciò, stavo considerando il fatto che aveva sentito chiaramente il mio cazzo duro mentre allungava le dita nel costume e non aveva avuto alcuna reazione, possibile che sia davvero intenzionata a sfilarmi i pantaloncini? A questo punto, lo devo ammettere, stavo seriamente cominciando a preoccuparmi. Cosa sarebbe successo se mi avesse davvero tolto il costume? Riuscivo solo ad immaginare quanto umiliante potesse essere! Riuscivo ad immaginare come potesse essere imbarazzante rimanere completamente nudo davanti alla mamma con una furente erezione! (non penso mia madre mi avesse più visto completamente nudo da quando ero bambino) E adesso aveva la possibilità di vedermi completamente nudo con una violenta erezione? In aggiunta, avevo tutte le insicurezze che la maggior parte dei ragazzi ha in quell'età. Ero completamente sviluppato a quell'età e avevo avuto qualche esperienza sessuale, ma tutte con ragazze della mia età. Non potevo concepire di rimanere nudo davanti a due signore mature, figuriamoci davanti mia mamma e mia zia! Sia mia madre che mia zia avevano un corpo eccezionale. Erano entrambe incredibilmente attraenti, snelle, con seni molto grandi per i loro corpi minuti.
Di nuovo, sapevo di avere un pacco nella media, se non leggermente più grosso, ma certamente non ero preparato mentalmente a stare di fronte a due donne mature con il mio fanciullesco pene che svettava verso l'alto. Mi sono anche chiesto cosa avrebbe pensato mia madre a vedermi lì in piedi con una bella erezione, sarei dovuto essere così eccitato al pensiero di farmi vedere nudo da mia madre e mia zia?
Quando la zia arrivò all'ultimo step per sciogliere il nodo, volse la testa verso mia madre e disse, “ricorda, mi ha sfidato”. La mamma sogghignò e disse “oh, lo so che ti ha sfidato, fallo pure!” Come detto, non mi sarei mai aspettato queste parole da mia madre. Ora ero davvero preoccupato che mia zia potesse veramente calarmi il costume. Avevo assistito all'ultima dichiarazione della zia alla mamma per verificare che fosse d'accordo con quello che stava per fare? E mia madre aveva sicuramente dato il via libera per proseguire. A questo punto, se avessi potuto fare marcia indietro, probabilmente l'avrei fatta. Ero un ragazzo arrogante a quell'età e non volevo apparire un fifone. Stavo ancora nutrendo una piccola speranza che alla fine la zia fosse scoppiata a ridere e mi avrebbe spinto via. Appena quelle parole uscirono dalla bocca di mia madre, la zia si chinò verso il mio torso, tirò un pochino la cintura del costume e sbirciò dentro i pantaloncini il mio cazzo duro. La mamma stava morendo dal ridere per questo gesto. Fu tanto umiliante quanto mi immaginavo che fosse, ma fui sollevato dal fatto che tutto ciò che aveva fatto era stato solamente tirarmi il costume per una semplice sbirciatina. Fu brutto abbastanza, ma non così brutto come sarebbe potuto essere. Appena finito di guardarmi il pisello, si tirò su e voltandosi verso la mamma disse “dovresti vedere quanto è eccitato questo ragazzo!” E con questo afferrò le estremità del costume e cominciò a far scivolare giù il costume. Il mio incubo peggiore stava per avverarsi. Non potevo provare più imbarazzo di così, guardare giù e vedere che tutto il pacco adesso era completamente esposto a mia madre e mia zia. Il pisello stava bello dritto e la zia tirò il costume giù ai polpacci. La mamma scoppiò a ridere si appoggiò allo schienale del divano e applaudì un paio di volte. La zia si appoggiò all'indietro e sorrise in modo perfido e provocante. Era più umiliante di quanto mi fossi immaginato. Rimasi fermo non sapendo cosa fare. Ogni secondo sembrava un'eternità. Non avrei mai più potuto guardare in faccia quelle donne, specialmente la mamma. Rimasi lì in piedi per qualche secondo a fissarmi il pene. Probabilmente passarono pochi secondi quando mi chinai per tirarmi su i pantaloncini. Non volevo apparire troppo imbarazzato agli occhi della zia e della mamma, ma sapevo che entrambe avevano dato una bella occhiata al mio cazzo. Appena iniziai ad alzarmi il costume la zia mi fermò e disse “oh dannazione no, tu vuoi farti vedere nudo da noi, ho voglia di vedere quel bel culetto bianco!” A quel punto mi afferrò per i fianchi e mi girò. Mi sentii un po' sollevato dal fatto che il mio pisello non fosse più in bella vista, ma rimaneva l'imbarazzo di essere lì in piedi con il sedere esposto alla vista di tutte e due. Ma grazie a dio il contatto visivo non proseguì oltre. In questo momento non c'era contatto visivo, ma la zia mi stava afferrando il culo con entrambe le mani. La zia disse qualcosa ad effetto “accidenti, questo ragazzo ha davvero un bel culo!” A quel punto mi schiaffeggiò un paio di volte. Mia madre incalzò “giusto così! Sculaccia quel culo!” “lui voleva mostrarsi nudo davanti a noi, sculaccialo come si deve!” (questa era la cosa più imbarazzante che mia madre avesse mai potuto dire. Io non volevo affatto mostrarmi nudo di fronte a loro. Ero solo un ragazzino presuntuoso e cocciuto. Non potevo immaginare che questo potesse accadere veramente) Mia zia continuò a ridere e sculacciarmi il fondo-schiena un po' di volte. Non mi stava colpendo forte, ma con piccoli colpi delicati. Mia madre allora intervenne “lascia sculacciare me!” si avvicinò alla zia e mi afferrò un braccio. Io non ero mai stato picchiato da piccolo, non credevo mia madre sapesse quanto male potessero fare i suoi colpi. In realtà bruciava un nel po', come se le sue intenzioni fossero quelle di farmi male. Sapevo che poteva colpire ancora più forte, ma mi stava facendo veramente male, continuarono entrambe a ridere mentre lei mi picchiava.
Non so quante sculacciate mi diede, ma sembrò andare avanti per un minuto buono. Dopo di che mi girò e disse “è un po' imbarazzante, eh?” “come ci si sente ad essere sculacciato di fronte alla zia Linda?” (Beh, le sculacciate erano abbastanza umilianti ma erano decisamente meglio di rimanere di fronte loro con il pene in piena erezione). La mamma a quel punto mi sculacciò il sedere un ultima volta veramente forte, mi disse di tirarmi su il costume e di andarmi a fare la doccia.
In tutta onestà, a quel tempo, fu l'evento più imbarazzante di tutta la mia vita.

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Città: VARESE
Età: 55
Sesso: Maschile
04/01/2016 16:21

Fantastico!!! [SM=g27988]
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